"Belmonte Mezzagno"
Posto nella splendida valle dell’alto Landro, affluente del fiume Eleutero, è circondato dai monti: pizzo Belmonte, Santa Caterina, Montagnoli, Monte Bosco; il paese é esposto a scirocco e ventilato da due vallate: l’una detta "Beveratoio Vecchio" , l’altra "Ianzelmo" e si trova in prossimità della località turistica Gibilrossa, zona di notevole interesse storico, in quanto vi sostò durante la Campagna dei Mille Giuseppe Garibaldi e da dove si può ammirare uno dei panorami più suggestivi di Palermo.
"Chiesa Madre"
Prospetto imponente ma equilibrato e una originale scalinata a due bracci, scalone realizzato sulle orme delle ville settecentesche, che si rifà ai temi del tardo barocco, a cui del resto si ispira tutto il prospetto. L'interno della chiesa, a navata unica, è arricchito all'abside, da un magnifico crocifisso voluto, intorno al 1772, da Giuseppe Emanuele Ventimiglia. Notevoli sono i due altari, nelle pareti laterali della chiesa: su di essi si trovano due grandi tele, raffiguranti una Santa Rosalia, l'altra la Sacra Famiglia, attribuite alla scuola di Pietro Novelli. A meta navata, sulla destra il battistero di S. Giovanni Battista, arricchito da un altare dedicato all'Immacolata Concezione.
"La Santa Croce"
Una tradizione locale vuole che i cittadini si rechino il 3 maggio di ogni anno sul Pizzo Belmonte (detto la Santa Croce a causa della presenza di una Croce sulla vetta) per ricordare il Calvario di Gesù Cristo.
Si tratta di una vera e propria escursione di tipo alpinistico data la natura impervia del Monte, il quale è cosparso di 13 cappelle che fungono da tappe della Via Crucis.